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Michael F. Zimmermann

Scompare un grande studioso legato al nostro Dipartimento

Michael F. Zimmermann

Si annuncia l’improvvisa scomparsa del prof. Michael F. Zimmermann, studioso di fama internazionale, membro del collegio docenti del Dottorato di ricerca in Storia delle Arti e dello Spettacolo e già visiting professor presso il Dipartimento SAGAS. 

Apprezzato e stimato studioso a livello internazionale, Zimmermann ha iniziato il suo percorso di studi all’Università di Colonia, dedicando la tesi di dottorato a Seurat e al dibattito teorico-artistico del suo tempo: pubblicata nel 1991 in diverse lingue (inglese, francese, italiano tra le altre), la tesi è poi diventata un punto di riferimento ineludibile per gli studi sul tema.

L’apertura di orizzonti, culturali e metodologici, che ha contraddistinto i brillanti lavori di Zimmermann, trova conferma negli interessi del giovane studente universitario, che si appassiona alla storia dell’arte ma anche alla filosofia e alla storia, soggiornando per lunghi periodi all’estero (nel 1980/81 a Roma presso la Bibliotheca Hertziana e Sapienza Università di Roma; tra 1981 e 1984 a Parigi, all’Université de Paris-Sorbonne – Paris IV). È così che inizia a formarsi quel ricco caleidoscopio di conoscenze e saperi, continuamente ampliati e approfonditi con una particolare vivacità intellettuale, che Zimmermann ha sempre generosamente condiviso, da ricercatore e docente, con gli studenti e con i colleghi, tessendo una fitta e ramificata tela di rapporti che spaziava dalla Germania all’Italia, dalla Svizzera alla Francia.

Riflesso di questa attitudine è stata l’attiva partecipazione alla promozione dell’École de Printemps, rafforzata di anno in anno e concepita come prezioso momento di confronto internazionale tra giovani studenti e studiosi.

La carriera di Zimmermann è stata altrettanto articolata, rispecchiando la molteplicità di interessi della persona: dal 1985 al 1990 è stato assistente di ricerca presso la Freie Universität di Berlino, e a seguire ha ricoperto un ruolo analogo presso il Kunsthistorisches Institut in Florenz. Dal 1991 al 2002 è stato direttore del Zentralinstitut für Kunstgeschichte di Monaco di Baviera e successivamente, dal 2002 al 2004, professore di Storia dell’arte moderna e contemporanea all’Università di Losanna. Infine, dal 2004 è stato titolare della cattedra di Storia dell’arte presso la Katholischen Universität di Eichstätt-Ingolstadt.

Era membro dell’Accademia Bavarese di Scienze e Discipline Umanistiche e dell’Academia Europaea. A Firenze, gli studenti e i colleghi ricorderanno la sua entusiasta partecipazione al Dottorato in Storia delle Arti e dello Spettacolo e le sue stimolanti lezioni come visiting professor nell’a.a. 2023/2024, sempre in grado di suscitare nuovi interrogativi.

I suoi studi hanno riguardato principalmente l’arte dell’Otto e Novecento, indagando con colto acume e ampiezza di visione snodi centrali del dibattito storico-artistico: dal rapporto tra arte e scienza alla riflessione su nuovi metodi didattici, dal ruolo dei media alla ridefinizione dei confini metodologici, aprendo e suggerendo nuovi ambiti di ricerca. I suoi contributi dedicati alle prime fasi della moderna “industrializzazione” dell’immagine, ai processi di rimediazione dell’immagine stessa, alla storia della storia dell’arte, così come, negli ultimi anni, al ripensamento di una nuova narrazione della storia dell’arte che problematizzasse il concetto di Sud del mondo, hanno segnato e continueranno a segnare il dibattito critico.

14 Aprile 2025

 

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