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WiM - Women in music

Social identity, careers, practices in Italy between the 17th and the 19th centuries

 

Coordinatrice scientifica:

Antonella D’Ovidio – Professoressa Associata, Università di Firenze, Dipartimento SAGAS

 

Oggetto e finalità della ricerca:

La costituzione dell’unità di ricerca nasce dall’esigenza di ampliare, nella metodologia e nelle tematiche, specifiche linee di indagine nate in seno al progetto “Vidimus – Virtuose di musica in Seventeenth-Century Italy” (PRIN 2020), dedicato allo studio della formazione, delle carriere e delle reti sociali delle “virtuose di musica” in Italia nel Seicento.

 

Negli ultimi anni i numerosi lavori pubblicati nell’ambito degli women studies e, parallelamente, le ricerche di specifico ambito musicologico su questi temi invitano ad adottare uno sguardo diacronico di lunga durata che osservi su ampia scala e con metodologie diversificate il modo in cui nei secoli sono cambiati le identità sociali, i modelli culturali di riferimento e i percorsi di formazione e carriera di cantanti, compositrici e virtuose di strumento. L’ampio arco cronologico prescelto, esteso per tre secoli, consentirà di cogliere aspetti di continuità e cambiamento nel modo in cui le donne si sono rapportate alla musica e, al tempo stesso, di capire come la musica abbia costituito uno strumento di costruzione e  affermazione dell’identità femminile, dapprima come ‘ornamento’ e elemento di ‘distinzione’ di religiose e nobildonne, poi, soprattutto a partire dalla seconda metà del Seicento  con il consolidarsi della figura della primadonna nell’opera  in musica, come  strumento di affermazione professionale.

 

Parallelamente, secondo un’esplorazione ampia del tema “women in music”, l’unità di ricerca intende interrogarsi su specifici modelli di committenza al femminile (matronage) che favorirono la creazione di reti sociali tali da garantire mobilità e circolazione di musiche e musiciste, nonché soffermarsi sul ruolo che, soprattutto nel corso del Sette e dell’Ottocento, alcune donne ebbero nel sistema produttivo operistico (come impresarie e drammaturghe) e nella sociabilità legata all’organizzazione e promozione di concerti e eventi musicali.

 

Il gruppo di ricerca

Grazie all’apporto di studiose/i attivi in ambito internazionale e che hanno già sperimentato una pluralità di approcci al tema, l’unità di ricerca intende mettere a punto nuove chiavi interpretative per rileggere secondo un’ottica differenziata ma coerente l’esperienza femminile in musica attraverso i secoli. Il lavoro di ricerca sarà principalmente basato su un’ampia ricognizione e interpretazione di fonti archivistiche, letterarie, musicali e iconografiche attraverso cui mettere a fuoco i meccanismi sociali ed economici, i modelli culturali, gli spazi di intermediazione (fisici e simbolici), le reti di relazioni (personali, di committenza, professionali e politiche), la produzione e le pratiche musicali che di volta in volta, e a seconda dei contesti, hanno significativamente contribuito all’affermarsi delle donne nella scena musicale italiana tra Sei e Ottocento. Questo consentirà di avere una visione più sistematica e organica del fenomeno (non più e non solo focalizzato su una galleria di ‘donne musiciste illustri’) e di rileggere secondo una prospettiva storiografica nuova alcuni snodi cruciali della storia della musica anche in rapporto alla storia delle donne.

 

Allo scopo di raggiungere tali obiettivi, l’unità di ricerca intende promuovere giornate di studi, workshop, convegni sul tema, anche di carattere interdisciplinare, così da sviluppare prospettive inedite di ricerca in vista di pubblicazioni scientifiche condivise e dell’ideazione di progetti competitivi su scala nazionale e europea.

 

 

Membri dell’unità di ricerca:

 

Antonella D’Ovidio, PA (coordinatrice scientifica), Università di Firenze

 

Mila De Santis, PA, Università di Firenze

Barbara Gentili, Surrey Future Senior Fellow, University of Surrey (UK)

Teresa Megale, PA, Università di Firenze

Barbara Nestola, Directrice du Pôle recherche du Centre de musique baroque de Versailles 

Elena Oliva, assegnista di ricerca, Università di Firenze

Caterina Pagnini, PA, Università di Firenze

Agnese Pavanello, Fachhochschule Nordwestschweiz - Hochschule für Musik Basel / Schola Cantorum Basiliensis

Chiara Pelliccia, assegnista di ricerca, Università di Firenze

Julie Robarts, Honorary (Fellow), Italian Studies, School of Languages and Linguistics, The University of Melbourne

Ruhama Santorsa, dottoranda in Storia delle Arti e dello Spettacolo, Università di Firenze

Nicola Usula, Researcher in Musicology, Centro Interdisciplinare Linceo Giovani, Roma

Ultimo aggiornamento

22.02.2025

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